Passeggiate di Don Bosco
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Dalla guida dedicata ai Cammini Monferrato Don Bosco, scarica il capitolo dedicato alla origini e al contesto storico delle passeggiate di Don Bosco.

Le origini e lo spirito delle passeggiate
Le passeggiate autunnali di Don Bosco nascono tra il 1848 e il 1864 come semplici uscite con piccoli gruppi di giovani, poi diventano esperienze educative e pastorali dal forte valore missionario. Inizialmente legate alla celebrazione della Madonna del Rosario nei luoghi natali del Santo, queste camminate crescono in partecipazione e significato.

Un’iniziativa in risposta al contesto storico e sociale
In pieno Risorgimento, con le famiglie segnate da guerre, leva obbligatoria e instabilità, Don Bosco organizza queste iniziative come risposta concreta ai bisogni educativi e spirituali dei giovani. È sostenuto da parroci, vescovi e famiglie nobili, che ne riconoscono il valore umano e cristiano.

Un’esperienza educativa e religiosa itinerante
Durante le passeggiate, i giovani dell’Oratorio vivono il carisma salesiano a 360°: musica, teatro, catechesi, preghiera, servizio e fraternità. Ogni tappa è occasione per coinvolgere la popolazione locale in un clima di festa e di fede, lasciando segni profondi e duraturi nelle comunità.

Il Monferrato: terra di accoglienza e vocazioni
Il territorio attraversato – in particolare il Monferrato – diventa non solo meta ma anche culla della missione salesiana: ospita le prime opere fuori Torino e genera numerose vocazioni, tra cui santi, beati e pionieri delle missioni. I paesi accolgono Don Bosco come uomo di Dio e ne condividono i valori.

Frutti e continuità dell’opera di Don Bosco
Dalle passeggiate nasce una rete di relazioni, opere educative e percorsi vocazionali che si estende ben oltre il Piemonte. Mirabello, Mornese, Lu, Casale e altri centri diventano pilastri dell’espansione salesiana in Italia e nel mondo, rendendo attuale ancora oggi il cammino educativo di Don Bosco.