Tappa 1

Dislivello 620m

Lunghezza 18,5 Km

Difficoltà E

CAI: ASTI, CASALE, SAN SALVATORE M.

Paesi coinvolti:

  • Colle Don Bosco – Capriglio: 3,2 km
  • Capriglio – Cortazzone: 6,5 km
  • Cortazzone – Soglio: 2,9 km
  • Soglio – Camerano Casasco: 1,4 km
  • Camerano Casasco – Montechiaro: 4,5 km

  • Variante x Montafia: 800 m
    Chiesa San Martino: 1,2 km (solo andata)

Caratteristiche percorso:

Tappa con percorso su strade sterrate con fondo generalmente buono e tratti asfaltati nei pressi dei centri abitati ove si incontrano alcuni brevi tratti a forte pendenza ma sempre ciclabili.
Comprendendo le varianti per Montafia e la Chiesa di San Martino la percorrenza chilometrica sale a 20,5 chilometri.

Lasciata la Basilica alle spalle, si passa accanto alla statua di
Mamma Margherita, ci si inoltra tra le case, attraversando i luoghi legati all’infanzia del Santo, per immetterci a dx sulla SP130 (Strada del Papa, e ripercorrere in senso inverso il sent. Asti – Becchi – Vezzolano, fino a Cortazzone). Dapprima su asfalto, lungo il crinale panoramico e dopo 600 m si svolta a dx su sterrato. Superata la cascina Barosca ci s’inoltra nel bosco, questo tratto fino a Capriglio, viene denominato I proverbi di Mamma Margherita”.
Ormai, seguendo cartelli e piloni votivi in stato di abbandono, si continua per 800m per svoltare a sx. Dopo un tratto in piano, inizia la discesa verso il fondovalle, ad un bivio poco marcato si prosegue diritto. Si esce dal bosco incontrando un laghetto abbandonato, se ne contorna la recinzione e a seguire la sterrata, per raggiungere la SP33 via Serra. Con svolta a sx si giunge, dopo 100 m, al bivio per Capriglio, paese natale di Mamma Margherita, a testimonianza del fatto, è un dipinto sulla facciata di una casa. (proseguendo diritto dopo 150 m la Parrocchiale Natività della Vergine Maria, con il museo di Mamma Margherita). Si segue la SP33 a dx lungo via Valle, per 400m per svoltare a sx in piano, su asfalto via Boschignolo. Giunti ad un incrocio, si prosegue diritto su inghiaiata, che attraversa la vallata tra i campi. Raggiunto l’incrocio con SP10 e la strada che porta nel paese di Bagnasco, si svolta a dx in piano su asfalto, per 400m. Si gira a sx via Codalunga, in piano su inghiaiata (variante per Montafia) per 600m si devia ancora a sx in salita, su strada erbosa che ci porta al cimitero di Bagnasco, con la chiesa Romanica di San Giorgio. Si continua su asfalto in discesa, per risalirne il versante opposto che, con un paio di tornanti, raggiunge un incrocio, qui si svolta a dx, direzione Montafia. Si prosegue lungo il crinale per circa 300m, quando la SP33c piega a dx, si procede diritto su sterrata nel bosco, in piano. Giunti alla prime case di Mongiglietto, ritroviamo l’asfalto e continuiamo lungo via Mongiglietto, seguendola a sx in direzione della borgata. Superatala, con tratto panoramico, si giunge alla Chiesa Romanica di San Secondo di Cortazzone, risalente all’inizio del Xll secolo, (fontana-area picnic). Si continua in discesa e dopo 150m si svolta a sx tra le case su asfalto, per raggiungere il fondovalle con la SP9. Con svolta a dx in piano, dopo 300m troviamo un incrocio e svoltiamo sx per Cortazzone. Nuovamente a sx al primo incrocio, (bar-pizzeria, nelle vicinanze, fermata bus, per la parrocchiale di San Secondo ed il Municipio, situati in via Roma seguire diritto la SP2 in salita ed a sx via G. Marconi a 500 m circa), superato il cimitero, la strada diventa sterrata e segue il fondovalle tra i campi.
Raggiunta una stradina asfaltata, si mantiene la dx per proseguire in piano. Poco oltre, si svolta a dx al bivio per Soglio, salendo si raggiunge il paese, all’incrocio con il monumento ai caduti, (bar alimentari nelle vicinanze).Parrocchiale Santi Pietro e Giorgio a 70 m in via Crova, con svolta a sx via Barovero, SP2 si cammina tra le case lungo il crinale, dopo circa 400 m sulla dx si prende la stradina in discesa, asfaltata. Raggiunto il fondovalle inizia lo sterrato che, voltando a dx risale il versante opposto. Giunti alla SP35 via F. Vercelli, con svolta a sx ci ritroviamo a Casasco di Camerano, con Palazzo Signorile costruito nella seconda metà del XII sec. dopo la distruzione del castello.(a dx per 600 m il centro di Camerano con la Chiesa di S. Lorenzo) Si continua lungo la SP per circa 200 m per svoltare a dx in discesa, su sterrato. Al primo bivio teniamo la sx, e percorriamo un lungo tratto, circa 2 km, sul crinale tra boschi e tratti coltivati. Una breve discesa ci porta ad un quadrivio, che con svolta a sx raggiunge il fondovalle. Si attraversa il rio Rilate, la strada ex SS458 (prestare attenzione) e la ex ferrovia, per risalire il versante opposto e ritrovarsi in regione Sorito.
Inizialmente la strada è asfaltata, per poi alternarsi tra sterrato e asfalto. Alle prime case di Montechiaro, al bivio, si svolta a sx via Maresco e giunti alla SP2 troviamo la chiesa di S. Carlo. Si prosegue diritto in salita e dopo 100 m (monumento ai caduti), si imbocca a sx via Roma in salita, che ci porta in P. Umberto 1 con il Municipio di Montechiaro. Proseguendo diritto, via Piesenzana, si giunge alla parrocchiale di S. Caterina (nel paese ci sono tutti i sevizi).

Variante Montafia e Chiesa Romanica San Martino
Intrapresa strada Codalunga, dopo 400 m circa, bivio a dx per Montafia in piano su strada erbosa (percorso facente parte della Rete Romanica in Collina), ci si dirige verso un casolare (sede della Pro Loco). Superatolo, si segue strada Valle che ci porta nel paese di Montafia, alla nostra dx il Municipio. Proseguendo diritto, per circa 200 m si giunge in via San Dionigi, con la parrocchiale a Lui dedicata, davanti alla quale s’innalza l’albero della cuccagna, eretto a ricordo di Don Bosco, che qui faceva giocare i suoi ragazzi. Si ritorna al Municipio, alla dx uno stradello Sotto Volta scende nel fondovalle. Con svolta a dx sempre su sterrato, si va a sfiorare la SP2 e con volta a sx su asfalto si raggiunge il cimitero, al cui interno è ubicata la Chiesa Romanica di San Martino. Al ritorno stesso percorso andata.

Luoghi toccati da Don Bosco

Castelnuovo Don Bosco

FRAZIONE COLLE DON BOSCO
È il luogo delle origini, delle radici di San Giovanni Bosco: spiritualità, formazione umana e cristiana, carisma apostolico, missione.
Qui tutto ha avuto inizio “il giorno della Madonna di agosto”, il 16 agosto 1815 giorno della nascita di Don Bosco. Riceve il battesimo il giorno dopo, 17 agosto, e nello stesso giorno mamma Margherita lo affida alla Madonna. E’ l’inizio di un’avventura spirituale, cristiana e mariana, formidabile: oggi è un albero immenso ramificato in tutto il mondo. Oggi la collina dove Giovannino Bosco è nato e cresciuto è luogo di spiritualità, meta di pellegrinaggi da tutti i continenti. Il colle natio, i Becchi di Castelnuovo, era la prima meta dell’esperienza che il Santo proponeva ai giovani da Torino. L’occasione era la festa del Rosario, celebrata la prima domenica di ottobre. La cronologia delle passeggiate, riportate più avanti, descrive lo svolgimento della festa. Per i dettagli rimandiamo a tali informazioni. Oggi è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. Con persone di tutte le età. Si è avverata una profezia fatta nel lontano 1862 da Giovanni Cagliero, castelnovese e uno dei primi salesiani di Don Bosco. Ecco il racconto.
5 Ottobre 1862 – Festa del Rosario ai Becchi – Vi partecipa una folla numerosa dei paesi vicini. Predicatore è Don Giovanni Cagliero, sacerdote novello (futuro cardinale). Ad un certo punto del suo vivacissimo discorso, venne a dire che quella piccola collina doveva essere guardata da tutti con amore: un giorno sarebbe stata rinomata per aver dato i natali al loro venerato Don Bosco. Ed esclamava: “Sarò considerato ammiratore cieco di colui che devo chiamare come secondo padre? Non voglia il Signore che io esageri nel riconoscere i suoi meriti! Ma nella vostra presenza così numerosa qui, oggi, io vedo una qualche ragione e speranza di ciò che avverrà in futuro con chi verrà dopo di noi.” Piacque alla moltitudine dei presenti la felice allusione di un futuro più glorioso per Don Bosco su quel colle: meta di migliaia di persone. E fu saggiamente interpretata e applaudita.
(MB VII, 275) Il Colle Don Bosco e Castelnuovo sono cuore dei cammini di Don Bosco, sia quello che parte da Torino, passando per Chieri, e sia per quelli che si snodano per il Monferrato astigiano, casalese, alessandrino, acquese, toccando anche Tortona e tratti del pavese. Per coloro che giungono al Colle Don Bosco è accessibile trovare materiale formativo.

FRAZIONE MONDONIO
È la patria di Savio Domenico. Nato a San Giovanni di Riva presso Chieri, cresciuto a Morialdo, nel 1853 la famiglia Savio si trasferisce a Mondonio. Era morto uno zio che faceva il fabbro e Carlo Savio, padre di Domenico, trasferisce a Mondonio, continuando il mestiere dello zio. Interessante l’allestimento interno della casetta, che mira ad offrire alcuni aspetti della vita familiare ed episodi della vita di Domenico a Mondonio. Qui la testimonianza dell’intervento prodigioso di Domenico nel settembre 1856 per guarire la mamma, che stava portando avanti una gravidanza difficile. L’abitino confezionato da
Domenico e messo al collo della mamma, unitamente alla preghiera alla Madonna, è il segno che ha accompagnato la nascita della sorellina ma anche di tanti altri bimbi di Mondonio e del territorio fino al 1908, quando inizia la causa di beatificazione di Domenico. Quando viene proclamato beato, nel 1950, dalla Basilica di Maria Ausiliatrice si promuove la devozione a Domenico come Santo delle culle. L’abitino che viene confezionato e diffuso in tutto il mondo accompagna la preghiera all’intercessione di Domenico: con risultati prodigiosi per la gioia di tante mamme e dei loro bimbi. All’ingresso del piccolo paese c’è la cappella cimiteriale dove venne sepolto Domenico. Già nella breve passeggiata del 1857 Don Bosco sostò con i suoi ragazzi a Mondonio per pregare sulla tomba del Savio morto da pochi mesi. Durante le grandi passeggiate degli anni seguenti l’ultima escursione dei giovani fu alla tomba di Domenico. Riconoscevano di aver ottenuto grazie prodigiose da Dio per l’intercessione del loro santo compagno.
Il parroco D. Grassi li condusse al cimitero. Quivi trovarono che un pio signore genovese aveva fatto collocare su quella preziosa tomba una lastra di marmo con analoga iscrizione. Aveva letto ed ammirate le virtù descritte da D. Bosco nella biografia di Domenico, ed in una grave situazione aveva implorato il suo aiuto ed era stato esaudito.
La lastra di marmo era un segno di gratitudine. Durante quest’ultima sosta delle grandi gite i numerosi paesani di Domenico aspettavano fuori dal cancello del cimitero e invitarono Don Bosco e i suoi ragazzi a rifocillarsi con cibo genuino e del buon vino.

FRAZIONE MORIALDO
È la frazione dove è situata la borgata dei Becchi, oggi Castelnuovo Don Bosco. Durante le prime passeggiate Don Bosco vi portava i suoi ragazzi. Qui, alla scuola di Don Calosso, Giovanni ha appreso le basi dello studio, ma soprattutto ha imparato cosa vuol dire avere una guida spirituale e ha appreso il gusto della vita spirituale. Percorrendo la strada del Papa dal Colle fino alla casetta di San Domenico Savio si può seguire la via biblica giovanile – Quindi visita alla Casetta del Ragazzo Santo e proseguendo si entra nella Chiesetta di San Pietro dove era cappellano don Calosso.

SDB-FMA
Sr Cagliero Maria nata il 5 agosto 1859 • † Torino 8 settembre 1880
Sr Cagliero Maria nata il 23 aprile 1875 • † Nizza M.to 26 luglio 1904
Sr Febbraro Clementina nata il 3 maggio 1876 • † Roppolo (Biella) 3/3 / 1925
Sr Febbraro Teresa nata il 16 novembre 1865 • † Nizza M.to 22/12/1943 
Sr Martini Maria nata il 31 gennaio 1871 • † Torino Cavoretto 20 settembre 1927
Sr Musso Maria nata il 29 dicembre 1861 • † San Salvatore M.to 2 febbraio 1915
Sr Musso Orsolina nata il 14 giugno 1877 • † Pernate (NO) 18 aprile 1945
Sr Cagliero Maria nata il 3 (controllare data) agosto 1859 • † Torino 8 settembre
1880
Sr Marocco Orsola nata il 20 novembre 1859 • † Mathi (TO) 25 dicembre 1934
Sr Bosco Clementina n. il 17 marzo 1870 • † Chieri (TO) 8/5/1892 pronipote di don Bosco
Sr Bosco Rosina nata il 23 luglio 1868 • † Viedma (Arg) 21/1/1892 pronipote don Bosco, mission.
Sr Turco Clotilde nata il 6 gennaio 1853 • † Castelnuovo 15 agosto 1881

SDB
Card. Giovanni Cagliero (1838 – Roma 1926 – Pioniere delle Missioni)
Don Angelo Savio (1835 – Guaransa ECU 1893 Visitatore America Latina)
Don Cesare Cagliero e Don Secondo Marchisio > epoca don Bosco
Don Augusto Musso – Don Gianni Rolandi: Missionario e Ispettore in Kenya

Vedi sito: www.colledonbosco.org

FRAZIONE MONDONIO
Casa Domenico Savio – Parrocchiale di San Giacomo – La scuola – La cappella cimiteriale.

CAPRIGLIO (AT)

È il paese natio di mamma Margherita, madre di Don Bosco (1 aprile 1788). Giovannino si recava spesso a trovare i nonni, nella borgata La Cecca. Appena è possibile, grazie alla zia Marianna, frequenta i primi corsi elementari presso la scuola comunale dove era maestro don Giuseppe Lacqua. In occasione delle sue passeggiate dagli anni cinquanta in poi il passaggio da Capriglio era possibile. Oggi il paese si riconosce nella personalità e nelle virtù di mamma Margherita, riconosciuta dalla Chiesa come venerabile. Le tappe della vita della madre di Don Bosco trovano sempre grande attenzione celebrativa nel paese. Un Museo interessante, rinnovato da poco, e dedicato proprio a Mamma Margherita, aiuta a cogliere le caratteristiche del paese e della mamma di Don Bosco.

FMA
Sr Omegna Maria Teresa nata il 16 agosto 1884 • † Nizza 29 luglio 1938
Sr Occhiena Carolina nata il 15 ottobre 1873 • † Nizza M.to 11 aprile 1902
Sr Occhiena Vera n. 6/9/1922 martire a Maputo (Moz.) 2 giugno 1982 Missionaria Bra-Moz.

SDB
Don Mario Caustico – Morto il 30 aprile del 1945 con i martiri di Grugliasco

CAPRIGLIO, MONTAFIA, CORTAZZONE, MONTECHIARO: avendo un unico parroco, gli orari sono adattati di volta in volta.
I referenti posso dare le informazioni a chi le chiede.

Chiesa parrocchiale (battesimo di Mamma Margherita, matrimonio con Francesco Bosco nel giugno 1812), Museo Mamma Margherita là dove era la scuola elementare frequentata da Giovannino Bosco: eccellente opportunità per conoscere l’ambiente in cui è cresciuta mamma Margherita.

Montafia

È altro meraviglioso paese caro a Don Bosco, che visitava con i suoi giovani durante le passeggiate del 1850 e seguenti: si partiva dai Becchi, si raggiungeva Montafia o uno degli altri paesi dei dintorni e al pomeriggio si tornava presso la casetta dei Becchi. È celebre per essere il paese dell’albero della cuccagna in occasione della festa patronale.
Giovanni Bosco vi partecipa, studia quell’albero imponente che scoraggiava i giovani del posto, intuisce una strategia per scalarlo e la mette in atto. Giunto in cima agguanta un sacchetto di cinquanta lire, cifra significativa in quell’epoca: costituisce un’ottima risorsa per la ripresa della scuola a Chieri. Montafia ancora oggi continua a ricordare il legame profondo con il Santo rinnovando la sfida dell’albero della cuccagna. Nei dintorni meritano la segnalazione due stupende chiese romaniche: San Martino, presso il cimitero, e San Giorgio, cimitero di Bagnasco. Don Bosco e i suoi ragazzi le hanno potute vedere mentre si recavano in Val Rilate, a Villa San Secondo.

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Cortazzone

È lungo il percorso per andare in Val Rilate, a Montechiaro e Villa San Secondo. Cortazzone è paese accogliente. Faceva parte di quella schiera di località attorno al Colle che i ragazzi di Don Bosco visitavano nei primi anni delle passeggiate dopo la Festa del Rosario. Accolti dalla gente con entusiasmo, portavano una ventata di allegria giovanile.
Accanto alla Chiesa parrocchiale c’è il castello che attira e continua ad accendere la fantasia dei ragazzi come avveniva nel passaggio dei giovani dell’Oratorio di Don Bosco. Nel territorio c’è una meravigliosa chiesa romanica dedicata a San Secondo: merita di essere vista, anche solo all’esterno.

 

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Soglio

È lungo la strada per la Val Rilate.
Offre eccellenti panoramiche sulle colline monferrine.

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Camerano Casasco

Don Bosco vi si recava quando era ai Becchi a far visita a Silvio Pellico, segretario della Marchesa Barolo e amico del Santo, che talvolta andava in villeggiatura estiva presso il Castello dei conti Balbo. A Camerano era stato confinato il Vescovo di Asti, mons. Artico, molto critico contro leggi antireligiose del governo sabaudo. Don Bosco, quando poteva, si recava a trovarlo.

FMA
Sr Bernezzo Cristina nata il 12 ottobre 1856 • † Torino 21 ottobre 1931
Sr Pastrone Teresa nata il 27 novembre 1904 • † Nizza M.to 19 febbraio 1930
Da CINAGLIO, nelle vicinanze:
Sr Cerrato Adele nata il 19 aprile 1897 • † Montecchio (Reggio Em.) 16/8/1930
Sr Dezzani Margherita nata il 7 luglio 1897 • † Novara 25 luglio 1932

SDB
Don Felice Molino: Straordinario missionario in Kenya

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Castello dei Balbo – L’originale presepio meccanico dell’artigiano Gennaro Cosentino: sono rappresentati ed esposti oltre 70 antichi mestieri della cultura contadina.

Montechiaro Asti

È il paese della nonna di Don Bosco, Domenica Bossone. Era stata battezzata nel 1752 nel battistero della chiesa di Santa Caterina. Andò sposa di Melchiorre Occhiena di Capriglio: da loro nacque il 1 aprile 1788 Margherita, la mamma di Don Bosco. Il Santo passò diverse volte da Montechiaro. In particolare nel 1859 e nel 1860. Ad accogliere il Santo i due parroci Don Belussi Giacomo e Don Aluffi Giuseppe.
All’arrivo dei giovani in paese era festa grande. La banda, il teatro, la celebrazione con i canti e la musica avevano grande attrattiva. Don Bosco poi dispensò con zelo apostolico la Parola di Dio. E faceva effetto.
Messosi a disposizione per le Confessioni, anche a Montechiaro la gente approfittò di Don Bosco per liberare la coscienza. E anche qui si registrava quanto avveniva negli altri paesi: una gioia grande unita a serenità che catturava tutti. Con enorme consolazione dei due bravi parroci. Il contatto di Don Bosco con Montechiaro era motivato anche dall’amicizia che lo legava ad un certo Giacomo Pianta, originario proprio della collina castelnovese dove nacque Don Bosco, Morialdo.
Il Pianta teneva famiglia nella zona di San Sebastiano. Il legame con Don Bosco è proseguito nel tempo, tanto che il consiglio municipale nel 1873 stanziò il contributo di L. 20 per le opere salesiane.
Montechiaro vanta anche la presenza di alcuni antenati di Papa Francesco, con lo stesso cognome Bergoglio. Evento significativo di Montechiaro: la fiera nazionale del Tartufo a inizio novembre.

SDB
Mons. Franco Della Valle, straordinario generoso missionario salesiano in Amazzonia, a Manaus e Rio Negro. Grande bontà e grande carità verso tutti. Don Franco, dopo essere stato Superiore della provincia salesiana del Rio negro Brasiliano, venne eletto vescovo di Juina: offrì la sua vita per il suo popolo. Ancora oggi è rimpianto dalla sua gente, che lo venera come un Santo.

CAPRIGLIO, MONTAFIA, CORTAZZONE, MONTECHIARO: avendo un unico parroco, gli orari sono adattati di volta in volta.
I referenti posso dare le informazioni a chi le chiede.

Orari funzioni in aggiornamento. In genere: martedì mattina in Messa in San Bartolomeo, Sabato e Domenica in Santa Caterina.

Il paese è molto ricco di testimonianze di fede che meritano la visita: San Bartolomeo, chiesa Confraternita SS Annunziata, Chiesa Sant’ Antonino, Chiesa San Defendente e San Rocco, cappella di San Sebastiano, Chiesa di Santa Caterina (dove è stata battezzata la nonna di Don Bosco), Chiesa di Sant’Anna. Fuori le “mura” le chiese di San Nazario e Celso e Santa Maria Assunta in Piesenzana.
Nelle vecchie scuole elementari: mostra su documenti storici di Montechiaro e alcune foto o ritagli di giornale su manifestazioni fatte per Don Bosco.

Referenti Tappa

  • COLLE DON BOSCO
    Ufficio accoglienza ospitalità: Tel. 3285627719
    mail: accoglienza@colledonbosco.it

Manifestazioni Annuali

APRILE – RICORRENZA DELLA NASCITA DELLA VENERABILE MAMMA MARGHERITA OCCHIENA CON CELEBRAZIONE DELLA SS MESSA NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI CAPRIGLIO ALLE ORE 21

FEBBRAIO – CARNEVALE IN PIAZZA A MONTECHIARO D’ASTI

APRILE – MARTEDÌ GRASSO A MONTECHIARO D’ASTI

APRILE – TOMBOLA A MONTECHIARO D’ASTI

APRILE – PASQUETTA AL CAMPO A MONTECHIARO D’ASTI

MAGGIO – GOLOSARIA A MONTECHIARO D’ASTI 825 ANNI DALLA FONDAZIONE DI MONTECHIARO

GIUGNO – CANTACHIARO A MONTECHIARO D’ASTI

GIUGNO – FESTA DI INIZIO ESTATE A MONTECHIARO D’ASTI

GIUGNO – LEVA DELLE LEVE A MONTECHIARO D’ASTI

LUGLIO – SAGRA DEL VITELLO A MONTECHIARO D’ASTI

LUGLIO – APERISTELLE A MONTECHIARO D’ASTI

AGOSTO – CENA PRESENTAZIONE FANTINO A MONTECHIARO D’ASTI

AGOSTO – FESTA PATRONALE A MONTECHIARO D’ASTI

SETTEMBRE – MONTECHIARO PARTECIPA AL PALIO DI ASTI CENA PROPIZIATRICE DEL SABATO

SETTEMBRE – MONTECHIARO D’ASTI PARTECIPA ALLE SAGRE

SETTEMBRE – TORNEO NEN BUN MEMORIAL TAMBURELLO FINE ESTATE A MONTECHIARO

NOVEMBRE – PRANZO DI SANTA CECILIA A MONTECHIARO

NOVEMBRE – COMMEMORAZIONE CADUTI A MONTECHIARO

DICEMBRE – BAGNA CAUDA A MONTECHIARO

DICEMBRE – ADDOBBI ALBERO/PRESEPI

FEBBRAIO – EVENTO DI WALKING ORIENTEERING (PASSEGGIATA NEI BOSCHI) DALLE ORE 16:00 CIRCA, CON PARTENZA DA PIAZZA CESARE BALBO, CAMERANO CASASCO

GIUGNO – EVENTO DI WALKING ORIENTEERING (PASSEGGIATA NEI BOSCHI) DALLE ORE 16:00 CIRCA, CON PARTENZA DA PIAZZA CESARE BALBO, CAMERANO CASASCO

AGOSTO – FESTA PATRONALE DI SAN LORENZO. PRESSO IL PARCO CONTE DI CAMERANO, CI SARANNO EVENTI NEL POMERIGGIO, SERATE E STAND GASTRONOMICO LA SERA.

SETTEMBRE – EVENTO ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON MONFERRATO ON STAGE

SETTEMBRE – EVENTO ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON MONFERRATO ON STAGE

GENNAIO – FESTA DI SAN SEBASTIANO CON LA SS.MESSA NELLA CHIESETTA DELLA SERRA DI CAPRIGLIO DEDICATA A SAN SEBASTIANO E SAN MARTINO

MAGGIO – RECITA DEL SANTO ROSARIO PER IL MESE MARIANO PRESSO LA CHIESETTA DELLA SERRA DI CAPRIGLIO ALLA SERA

NOVEMBRE – RICORRENZA MORTE DI MAMMA MARGHERITA CELEBRAZIONE EUCARISTICA NELLA CHIESA PARROCCHIALE ORE 21

NOVEMBRE – FESTA DI SAN MARTINO NELLA CHIESETTA DELLA SERRA

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