Tappa 5

Dislivello 220m

Lunghezza 25,9 Km

Difficoltà E

CAI: Asti

Paesi coinvolti:

    • San Salvatore M. – Mirabello M. 9,1 km
    • Mirabello M. – Occimiano M. 5,3 km
    • Occimiano M. – Casale Monferrato 11,4 km

Caratteristiche percorso:

Tappa con percorso prevalentemente pianeggiante.
Non rilevata alcuna criticità.

San Salvatore M.  Dalla parrocchiale si ritorna al Municipio, si prende a dx per poche decine di metri, per svoltare a sx in discesa, lungo via Tarchetti. Raggiunta via Cavalli, la si segue a sx  per circa 300 m per intraprendere a dx la Via al Santuario. Seguendo le indicazioni, dopo 700 m  si perviene al Santuario Madonna Del Pozzo, si segue il percorso MPC, che lo unisce  a quello del Sacro Monte di Crea. Il cammino attraversa il prato e in prossimità di una pila in mattoni e di un cippo che ricorda Alessandro Davite,(dedicato allo scomparso socio del Club Alpino Italiano di San Salvatore), si prende la stradina in discesa fino alla sbarra, dalla quale  si risale a sx su strada inghiaiata. Giunti alla SP64, il percorso svolta ancora a sx verso il paese di San Salvatore, dopo 500 m prende a dx via S. Vincenzo, giungendo nei pressi di un alto palazzo dove, con svolta a dx in salita si seguono le indicazioni per la Torre. Il parco che circonda il Torrione è completo di area sosta, area gioco e consente una bella visuale sul territorio circostante. Si scende a dx via Sottotorre, e mantenendola anche all’incrocio con la SP65, si prosegue su marciapiede, per ritrovarsi nei pressi del cimitero. Si lascia l’asfalto per seguire a sx una sterrata in discesa, mantenendo nuovamente la sx al bivio nel fondovalle. Giunti alla SP31 la si attraversa (attenzione al traffico) per cascina Vallara e svoltare subito a dx su sterrato in piano tra i campi.  Costeggiando la SP, giunti al bivio a T lasciamo  il percorso MPC che piega a sx, mentre noi svoltiamo a dx per una decina di metri. Si riattraversa la SP31(sempre attenzione) davanti a noi dipartono tre stradine in piano, sterrate. Seguiamo quella a sx strada Tomba tra i campi, più avanti un bivio a sx affianca e sottopassa la A26 per raggiungere il cimitero di Mirabello. Su asfalto verso il paese, si riattraversa la  SP31 (questa volta su strisce pedonali), sul lato opposto si cammina su marciapiede per raggiungere il centro di Mirabello Monferrato. Nel circondario di piazza Libertà, troviamo le Chiese di S. Michele, la Parrocchiale dedicata a S. Vincenzo, l’ex Collegio Salesiano unito all’antica parrocchia di S. Sebastiano e il Comune (tutti i servizi). Dalla piazza di Mirabello si intraprende via Giovanni Lanza, al bivio con via Madonna, si segue a sx, si oltrepassa la chiesetta  della Madonna della Neve e si prende la strada inghiaiata che si  addentra fra i campi coltivati; giunti ad un evidente quadrivio, si svolta a dx, sempre su carrozzabile. Il cammino segue la stradina campestre che si snoda rettilinea e giunge al ponticello sul Torrente Grana; superato il corso d’acqua, il percorso arriva alla SP66, via Conzano dove si svolta a dx, così come allo STOP seguente. Il percorso prende poi la prima strada a sx (Via Roma) e sempre diritto passa davanti alla piazzetta dedicata a Don Bosco  con la Parrocchiale dedicata a San Saverio e poi alla piazza del Municipio  di Occimiano Monferrato; (tutti i servizi) prosegue poi diritto in via Garibaldi, al termine della quale prende a sx e poi a dx (Via Gerbida).Il percorso transita davanti alle scuole e arriva al Canale Lanza raggiungendo la periferia di Occimiano nei pressi dei campi sportivi, (bar). Si segue il canale che per circa 8 km, attraversa il torrente Rotaldo, per ritrovare l’asfalto alla cascina Piacentini. Ora la strada si allontana dal canale, ma al primo bivio a dx su sterrato, lo ritroviamo. Superata la SP56 alla nostra sx s’intravede il paese di San Germano, si giunge a strada Bassotti, asfaltata. Superate due diramazioni stradali a sx, (attenzione al traffico), alla rotonda si continua diritto sul cavalcavia. Scesi dalla parte opposta, alla rotonda degli impianti Sportivi della Cittadella, si volta a sx in via dello Sport, stiamo entrando nella città di Casale M.  A seguire diritto Corso G. Verdi, alla seconda rotonda svoltare a dx per Corso Valentino SP31,  e dopo 300 m. raggiungiamo la Parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù. Proseguendo diritto ci si immette su Corso Giovane Italia, al bivio con Corso Indipendenza (giardini), proseguire diritto lungo via Roma, che diventa pedonale. Raggiunta Piazza Mazzini, con svolta a dx ci troviamo al cospetto del Duomo di Casale M. dedicato al patrono S. Evasio (in città tutti i servizi).

Luoghi toccati da Don Bosco

San Salvatore Monferrato

Don Bosco vi giunge invitato dal parroco, Don Camillo Boeri, che nutriva grande stima verso Don Bosco. Don Boeri aveva spiccate doti pastorali. Durante il suo ministero parrocchiale pure a San Salvatore ci fu una meravigliosa fioritura di vocazioni. Durante le vacanze estive il numero di chierici del paese raggiungeva il numero di 40. Dove occorreva aiutava lui stesso per le spese.
Don Bosco vi fa tappa l’11 Ottobre 1861 visitando il Santuario della Madonna del Pozzo, appena fuori del paese. La Madonna, nel 1616, invocata da un soldato spagnolo che era stato gettato in un pozzo, interviene e libera il soldato. Da allora la devozione mariana è in crescendo.
Adiacente al Santuario, c’erano delle stanzette, molto semplici, e da qualche tempo, laici e preti vi passavano giorni di spiritualità.
Anche Don Bosco si inserisce nel clima di spiritualità mariana con i suoi giovani. Visitato il Santuario, tutti entrarono nel cortile di una casa dove alcuni avevano preparato vino e castagne. I ragazzi contraccambiarono l’accoglienza con musiche e canti.
Quarantuno furono le ragazze di San Salvatore che dal 1876 entrarono a far parte delle Figlie di Maria Ausiliatrice: molte di loro furono missionarie in diversi paesi del mondo. Anche 15 giovani sansalvatoresi divennero nel tempo sacerdoti e coadiutori salesiani: fra questi, fra i primi, ricordiamo Don Carlo Cavalli e Don Martino Caroglio, missionari in Argentina e Venezuela e don Giovanni Guarona, pioniere in Cina.
Nato a San Salvatore Monferrato nel 1887, frequenta il Seminario salesiano e viene ordinato sacerdote nel 1913. Nel 1920 parte per essere missionario in Cina. San Luigi Versiglia, vescovo di Shiu Chow, lo scelse come suo vicario generale: incarico che don Guarona svolse con grande saggezza e prudenza. Sarà Don Guarona a gestire i momenti che la diocesi vivrà dopo il martirio del vescovo. Don Giovanni continuerà a lavorare in Cina fino al 1952, negli anni più terribili della sua storia millenaria.
Nel 1952 per gravi motivi di salute tornerà in Italia, a Piossasco (TO), dove nel 1961 morirà dopo molte sofferenze.

PRESENTAZIONE DEL PAESE

San Salvatore è uno dei centri più importanti del basso Monferrato e dal 1894 si pregia dell’appellativo di città, grazie al decreto di Re Umberto I. Due torri svettano imponenti: il simbolo della città, la Torre Paleologa (1410) e la Torre civica Campanone, che domina sul colle opposto.
Fra i monumenti religiosi di rilievo: la chiesa parrocchiale di S. Martino (XV sec.) e la chiesa di S. Siro (XVI sec.) che ospitano pregevoli opere del pittore Guglielmo da Caccia, il Moncalvo. Meta di passeggiate è il Santuario della Madonna del Pozzo (1732) dove, secondo la tradizione, la Vergine apparve salvando il soldato spagnolo Martino de Nava precipitato in un pozzo.
Video “San Salvatore la Porta del Monferrato” (è datato ma le manifestazioni si svolgono ancora) https://www.youtube.com/watch?v=TLeyJmG7xN4

Giornate particolari di spiritualità
Funzioni religiose della Settimana di Pasqua. Momento suggestivo è la celebrazione della Via Crucis il venerdì santo: partenza dalla Chiesa di Sant’Antonio (Via Panza angolo strada per Lu) ore 21, il cammino prosegue nel parco e termina alla Torre. La conformazione collinare del territorio permette un percorso in ascesa spirituale che coinvolge sempre di più le persone in questo tragitto.
La festa patronale coincide con la celebrazione della Pentecoste per cui la data è mobile.
Nel 2025 le celebrazioni sono domenica 8 giugno, lunedì 9 giugno ore 21 processione dalla Chiesa Parrocchiale al Santuario MdP . Martedì 10 giugno santa Messa al Santuario (dove è avvenuto il miracolo dell’apparizione della Madonna al soldato Martino de Nava).
Camminata dell’Immacolata (7 dicembre orario serale o preserale): partenza dalla Chiesa di Sant’Antonio e arrivo alla chiesetta dedicata alla Madonna Immacolata in frazione Valdolenga con alcune tappe di meditazione.
Possibilità di pregare in proprio il Santuario Madonna del Pozzo e la chiesa Santissima Trinità sono aperte ai fedeli tutti i giorni dalle ore 9 alle 18.
Attività del gruppo di preghiera Ex-Allieve Salesiane: Santo Rosario meditato ore 17:30 e Santa Messa ore 18 presso la Chiesa di San Siro (Via Ollearo) calendario 2025: martedì 25 marzo, martedì 29 aprile, sabato 24 maggio (B.V.M.Ausiliatrice), martedì 24 giugno, martedì 30 settembre, martedì 28 ottobre, martedì 25 novembre, martedì 30 dicembre, 31 gennaio 2026 festa di Don Bosco.
Possibilità per i pellegrini (previo appuntamento): visita guidata, presso la loro sede in Via Ollearo 47, alla mostra su Don Evasio Cavalli salesiano missionario sansalvatorese e il suo legame con Sant’Artemide Zatti.
“Camminata delle tre chiese” San Siro – San Martino – Santuario Madonna del Pozzo con visita guidata (all’ingresso del Santuario una epigrafe ricorda il passaggio di Don Bosco) attività per i bambini (da definire)

FMA circa 48 – tra cui:
Sr Bensi Carolina (a Mornese dal 1876)
Sr Ferrero Teresa (Egitto)
Sr Ferrero Tersilla (Palestina)
Sr Spriano Valentina (Cile)
Sr Camurati Edvige nata il 23 ottobre 1892 • † Cavoretto TO 14 agosto 1941 (martire sofferenza)
Sr Frascarolo Albina nata il 21 giugno 1854 • † Nizza M.to 28 ottobre 1879
Sr Rossi Maria Cristina nata il 6 dicembre 1863 • † Montpellier (Fr) 3 luglio 1940
Sr Rossi Virginia nata il 6 maggio 1891 • † Barranquilla (Colombia) 1° settembre 1941 Miss.
Sr Bensi Carolina nata il 1° maggio 1852 • † Tournai (Belgio) 27 aprile 1916
Sr Mirabelli Carolina nata il 27 agosto 1893 • † Roppolo (Biella) 29 ottobre 1919
Sr Rossi Angela 2a [sic] nata il 2 ottobre 1869 • † Torino 20 luglio 1891

SDB 10:
Don Guarona Giovanni n. 12/3/1887 • † Piossasco 10/2/1961 (Cina con Versiglia)
Don Caroglio Martino 11/11/1864 • † Caracas 5/8/1953 (Colombia – Venezuela)
Don Carlo Cavalli (Argentina)
sig. Frascarolo Francesco (Argentina)
sig. Amisano Valentino (Punta Arenas)
Don Spriano (Palestina)

A Madonna del pozzo: messe feriali ore 9:00, domenica ore 17:00
Chiesa Parrocchiale di San Martino (via Prevignano 22) santa Messa prefestiva sabato ore 18:30 – Messa domenicale ore 11:30
Possibilità di pregare in proprio.
Santo Rosario: presso la Chiesa di San Siro (Via Ollearo) ore 17:30

Si può ammirare la Parrocchiale di San Martino, l’antica Torre simbolo del Comune, il Santuario della Madonna del Pozzo (dove Don Giovanni Bosco era solito sostare con i suoi ragazzi) e la Big Bench – Panchina Gigante in posizione panoramica. Da San Salvatore parte anche la Route 45 è un percorso suggestivo da fare a piedi o in bicicletta, chiamato così per la peculiarità di toccare il 45° parallelo.

Mirabello

Don Bosco giunse a Mirabello per la prima volta con un centinaio di ragazzi il 12 ottobre del 1861 accolto da migliaia di persone. Il signor Provera che aveva invitato Don Bosco ospitò lui e i suoi ragazzi a casa sua e in un’altra casa di sua proprietà. L’indomani, domenica 13 ottobre, si celebrava la festa della Maternità della Madonna. Siccome la Chiesa era in restauro le funzioni solenni si tennero nella grande piazza bene addobbata. Il tempo era splendido. Alle 10 si celebrò la messa nell’altare posto in piazza erano presenti centinaia di persone. Don Bosco e i suoi ragazzi trascorsero diversi giorni a Mirabello tra celebrazioni, rappresentazioni teatrali e spettacoli pirotecnici. In quei giorni Don Bosco prese anche gli accordi iniziali per la costruzione del primo collegio salesiano fuori Torino. Anche nel 1862, durante la passeggiata autunnale, Don Bosco fece una sosta di una sola notte a Mirabello Monferrato per vedere i disegni del nuovo collegio stabilendo che
si affrettassero i lavori in modo da terminare il collegio entro l’anno successivo. Il piccolo Seminario San Carlo fu inaugurato proprio nel 1863, il 20 ottobre. Primo Direttore fu il Beato Don Michele Rua.
Mirabello è anche il paese natio di Don Pietro Ricaldone il quarto successore di Don Bosco. Fu un uomo veramente superiore per l’intuizione dei tempi, per lo spirito di iniziativa, per le superbe realizzazioni compiute in quaranta anni di vita al timone dell’Opera salesiana di cui quasi venti come Rettor Maggiore. Un uomo che ha avuto riconoscimenti importanti a livello mondiale, ha dato un impulso straordinario alle scuole professionali, a portato avanti la Crociata Missionaria, ha intrapreso quella Catechistica e ha condotto con maestria la Congregazione Salesiana durante la seconda guerra Mondiale. Morì il 25/11/1951. Oggi Il monumento dedicato a don Pietro Ricaldone, opera dello scultore Cellino, domina la piazza del paese. Accanto alla
Chiesa Parrocchiale di San Vincenzo Martire e al Torrione, Mirabello ha altri edifici sacri significativi che testimoniano Don Bosco e la sua spiritualità: la chiesa dedicata a San Michele (qui nelle albe estive il sole crea un effetto suggestivo sul quadro dedicato al santo), la Chiesa di San Sebastiano che fu la cappella del collegio e dove celebrarono sia Don Bosco e sia i primi sacerdoti della storia salesiana salesiano.
Infine altro punto d’interesse è il piccolo secentesco Santuario campestre della Madonna della Neve, ideale per ritiri spirituali, per la preghiera e la celebrazione, come faceva anche Don Bosco. Oggi è punto di partenze di itinerari tracciati CAI (614-618). A Mirabello sono conservati pure due forni Hoffmann, uno dei quali è visitabile.

FMA
37 – tra cui:
Sr Delfina Provera – Sr Angela Giarola – Sr Felicita Ricaldone – Sr Mariangela Ricaldone – Sr Rosa Ricaldone (miss. Perù)– Sr Maria Rogna – Sr Garbarino e Sr Rita Ricaldone
Sr Acuto Carolina nata il 22 ottobre 1892 • † TO Cavoretto 6 marzo 1931
Sr Garbarino Angela nata il 9 luglio 1887 • † Arquata Scrivia (AL) 14 luglio 1929
Sr Sisto Adelaide nata il 12 ottobre 1881 • † Lu M.to 29 ottobre 1923
Sr Spagliardi Natalina nata 30 dicembre 1880 • † TO Cavoretto 25 giugno 1932
Sr Ricaldone Celeste nata il 30 ottobre 1896 • † Torino 21 gennaio 1940
Sr Scarrione Maria nata il 12 novembre 1886 • † San Colombano (MI) 3 febbraio 1937

SDB
circa 28 – tra cui:
Don Pietro Ricaldone (RM) – Don Luigi Ricaldone – Don Vincenzo Ricaldone – Don Igino Ricaldone – Don Mario e Don Francesco Provera

Orario funzioni religiose
Festivi e Domeniche: ore 11.00 
Vigilia festività e sabato ore 16.30
Chiesa San Vincenzo Feriali: In chiesa parrocchiale alle 8.30 – Lunedì e Mercoledì alle 18.00

Adorazione eucaristica
Secondo giovedì del mese ore 21

Rosario: nella Domenica ore 21

Preghiera personale: Chiesa

Cappellette:
– Sacra Famiglia
– Maria Ausiliatrice
– Don Bosco Chiesetta/Santuario campestre Madonna della Neve
– Monumento a Don Ricaldone IV successore di Don Bosco
– Casa natia di Don Ricaldone

Occimiano

Don Bosco attraversò Occimiano nella sera del 12 Ottobre1861. Anche se non poteva fermarsi perché diretto a Mirabello, la popolazione lo accolse con gioia. Quando poi si trattò di aprire una casa per ragazzi nel territorio, Occimiano sperava di prendere il posto di Mirabello.
Don Bosco valutò anche quella opportunità e ringraziò. Purtroppo non se ne fece nulla. Ma il legame tra il Santo e Occimiano è vivo ancora oggi. Nel 1861, quando passa Don Bosco, era già nato da sei anni un ragazzino che avrebbe portato il nome di Don Bosco agli estremi confini del mondo: Evasio Rabagliati. Era nato ad Occimiano il 20 gennaio 1855. Il primo colloquio fra Evasio e Don Bosco sarebbe avvenuto l’otto gennaio 1869 nel Piccolo Seminario di San Carlo in Mirabello. Racconta la storia che l’incontro col Santo in Mirabello rapì il cuore del giovane Evasio che, da quel momento non lo lasciò più, diventando uno tra i più intrepidi e valorosi missionari dell’epoca salesiana. L’obbedienza religiosa condusse poi Evasio in Argentina (dove si distinse come formidabile predicatore), Cile e in Colombia.
Qui Don Evasio si dedicò prevalentemente alla cura e all’assistenza dei lebbrosi. Tra il 1890 e il 1900 fece un viaggio persino in Norvegia per incontrare Gerard Hansen, che aveva scoperto il batterio causa della malattia. Don Evasio morì a Santiago del Cile il 2 maggio 1920. Sia in Cile che in Colombia venne proclamato  lutto nazionale per questo eroe della Provvidenza.

FMA almeno 10 – tra cui
Sr Aceto Francesca e Sr Luigina, Sr Provera Luigina , Sr Ottone Enrica, Sr Delodi Angela nata il 19 gennaio 1846 • † Nizza M.to 21 gennaio 1882
Sr Rabagliati Clementina nata13/7/1863 morta a Jerez dela Frontera (Spa) 15/1/1901 missionaria

SDB
Don Evasio Rabagliati n. 20/1/1855 • † Santiago 2/5 / 1920 (pioniere Cile – Colombia)
Don Paolo Rabagliati n. 31/5/1875 • † Concepcion 12/7/1954 Missionario Cile
Don Pietro Giov. Aceto n. 13/3/1853 • † B.Aires 27/6/1931 Formidabile Missionario architetto

Chiesa parrocchiale, ore 18:00 feriale – sabato 16:30 e domenica 10:00
FESTIVI: Domenica e festività h 10.00 – Sabato e vigilia Festività h 16:30
FERIALI: h 17:30

Chiesa Madonna del Rosario,  l’edicola di San Valerio in strada Costa, Casa di Don Evasio Rabagliati, pioniere missionario in Colombia e Cile.

Casale Monferrato

Il rapporto di Don Bosco con la città e la diocesi di Casale crebbe nel tempo. A Torino era venuto in amicizia con il Vescovo mons. Nazari di Calabiana, che nutriva grande stima per Don Bosco e per la sua opera a favore della gioventù. Don Bosco sapeva di poter contare sul sostegno di Mons. Calabiana, ma anche del suo successore, Mons. Mariano Ferrè. Mons Calabiana consentì a Don Bosco di aprire la casa di Mirabello per i ragazzi. Mons. Ferrè concesse al Santo il riconoscimento giuridico canonico della sua istituzione religiosa che faticava soprattutto nell’ottenere riconoscimento a Torino. La stima tra i vescovi casalesi e Don Bosco era reciproca. Dopo Mirabello Don Bosco aprì nella diocesi casalese l’opera di Borgo San Martino nel 1870 e quella di Penango nel 1880. Più tardi, con Don Rua, aprì la presenza salesiana nella città stessa di Casale, con il Santuario al Sacro Cuore e l’Oratorio noto “del Valentino”. Numerose sono le vocazioni che Don Bosco orientò verso la diocesi casalese e numerose sono pure le vocazioni salesiane sorte nei paesi del casalese.
Torniamo al racconto delle camminate di Don Bosco.
Don Bosco e i suoi ragazzi arrivarono a Casale Monferrato il 10 ottobre del 1861 alle nove di sera dopo aver percorso 20Km. Dopo aver fatto una suonata sotto le finestre del Vescovado, i giovani furono condotti in Seminario erano talmente stanchi che alcuni addirittura si gettarono a terra a riposare nei larghi corridoi. Li attendeva una magnifica cena. Il mattino seguente alle 9 ci fu la messa e dopo le 10 il Rettore del Seminario li condusse nella gotica cappella Vescovile attesi da Monsignor Calabiana. Dopo aver recitato con Don Bosco e i suoi ragazzi alcune preghiere volle egli stesso accompagnarli in duomo perché vedessero i grandiosi restauri che si stavano eseguendo.
Fece notare ai giovani come ancora esistesse l’atrio dei penitenti, la tribuna delle donne, indicò le sei colonne disposte lungo la chiesa in linea quasi obliqua per significare il Salvatore del quale il capo pende obliquamente sulla croce. Raccontò un po’ della storia di Casale, della vita e morte di S. Evasio e della costruzione del duomo. Alla sera si tenne nel salone del Seminario, alla presenza del Vescovo, di un clero numeroso e di parecchi nobili Signori, un trattenimento che piacque moltissimo. Si rappresentò il dramma:  due sergenti, si recitò qualche componimento in lode e si cantò qui per la prima volta l’Orfanello, romanza musicata dall’allora chierico Giovanni Cagliero. La mattina seguente la colazione fu servita nel refettorio dei Missionari. Lo stesso Monsignore tagliava le fette di formaggio e le distribuiva agli alunni ai quali propose di visitare la città accompagnati da una guida. Dopo aver fatto visita alla città i ragazzi si prepararono per lasciare Casale, la banda dopo aver suonato un concerto grazioso per il Vescovo e per cittadini, si mise in marcia con i compagni ordinati in squadre e con Don Bosco, mentre una gran folla ingombrava le vie della città.
Alla morte di Don Bosco un sacerdote conosciuto in Diocesi, Mons. Bonelli, tenne un elogio funebre in cattedrale in cui definì Don Bosco: “una di quelle anime che bastano alla salvezza di un popolo”.
Oggi la spiritualità e il carisma apostolico di Don Bosco a Casale sono continuati dall’Opera Sacro Cuore lungo il Corso del Valentino, assai conosciuto in città. Con la Basilica parrocchia del Sacro Cuore, un fiorente Oratorio e opere per i minori in difficoltà sia Italiani che stranieri sono presenti. Nel 1929 da un’umile aula del Valentino uscì per la prima volata un canto che ancora oggi unisce giovani e adulti in tutto il mondo dove Don Bosco è amato: l’inno Giù dai colli, composto da Don Gregorio e Don Rastello proprio a Casale.
Interessante richiamo Monferrino e regionale è nella cripta della basilica: il Sacrario del Monferrato con l’intento di ricordare in unico luogo tutti i caduti in guerra della zona (oltre 4.000 nominativi provenienti da oltre cento comuni!) e formidabile testimonianza di educazione alla pace. In sintonia proprio con Don Bosco.

FMA
Sr Cerrato Vincenza
nata il 4 marzo 1876 • † Torino 28 febbraio 1903
Sr Ossella Serafina nata il 31 dicembre 1858 • † Tortona 3 febbraio 1924
Sr Coppo Teresa nata il 25 febbraio 1866 • † Este (PD) 29 maggio 1942
Sr Provera Luigina (n. 1929) – Sr Lidia Crosio – Sr Luparia Maria

SDB
Don Pietro Olivazzo
(formidabile organizzatore, sviluppò l’opera SDB in Spagna)
Don Saluzzo Lorenzo (pioniere opera SDB a Milano formidabile direttore in opere significative Nord Italia)
Don Borasio Carlo (di Casale popolo, teologo e canonista in TO- Crocetta)

Cattedrale di Sant’ Evasio – Don Bosco Casale in corso Valentino 66 (basilica e cripta)

Strutture Ricettive e attività commerciali

Referenti Tappa

  • COLLE DON BOSCO
    Ufficio accoglienza ospitalità: Tel. 3285627719
    mail: accoglienza@colledonbosco.it

Gallery Immagini

Manifestazioni Annuali

DICEMBRE – CAMMINATA DELL’IMMACOLATA (ORARIO SERALE O PRESERALE)

OTTOBRE – CASTAGNATA AL PARCO TORRE REALIZZATA DAL CAI

GIUGNO – PENTECOSTE CON FESTA PATRONALE

GIUGNO – ESTATE RAGAZZI PRESSO IL PARCO PINETA

SETTEMBRE – AL PARCO PINETA “REGIONANDO”, SAGRA DELLE CUCINE REGIONALI.

SETTEMBRE E OTTOBRE – “SETTEMBRE SANSALVATORESE”(FESTE, SAGRE, SERATE CULTURALI, CONCERTI, TORNEI ED EVENTI SPORTIVI) E PEM PAROLE E MUSICA IN MONFERRATO

GIUGNO – “PRIMAFESTA” CELEBRAZIONE DELLA PATRONALE (STAND GASTRONOMICO, INTRATTENIMENTO MUSICALE, GIOSTRE, BANCARELLE, TRENINO, ANIMAZIONE PER I BAMBINI)

APRILE – SAN SALVATORE MONFERRATO

DICEMBRE – PANETTONE, CIOCCOLATA E VIN BRULÈ

DICEMBRE – “ACCENSIONE LUCI DI NATALE”

DICEMBRE – “BAGNA CAUDA”

MARZO – FESTA DELLA DONNA, CENA E SPETTACOLO

NOVEMBRE – “CONCERTO MUSICALE”

NOVEMBRE – “PROCESSIONE PER I CADUTI DELLA GUERRA”

OTTOBRE – “CONCERTO BANDA – FESTA DELLA FAMIGLIA”

OTTOBRE – “PROCESSIONE MADONNA DEL ROSARIO”

SETTEMBRE – “GARA PODISTICA”

LUGLIO E AGOSTO – PRO LOCO E COMUNE CON CENE IN VILLA, CONCERTI E SERATE DANZANTI)

LUGLIO – “ESTATE RAGAZZI”

GIUGNO – CORPUS DOMINI CERIMONIA E INFIORATA

MAGGIO – “MEMORIAL CALCIO GIOVANILE”

MARZO – CARNEVALE “SFILATA DEL CARNEVALE DEI CARRETTI)”

GENNAIO – SANTO PATRONO “SAN VALERIO” (PROCESSIONE DEGLI ARALDI E CONSEGNA SPIGA D’ARGENTO)

GENNAIO – POLENTA E CINGHIALE PRO LOCO

GENNAIO – TOMBOLA DELLA LEVA DICIOTTENNI

DICEMBRE – “PRESEPE VIVENTE”

NOVEMBRE – “FESTA DEL RINGRAZIAMENTO”

OTTOBRE – “CAMMINATA PER RICORDARE E RIVIVERE LA FAMOSA PASSEGGIATA DI DON BOSCO”

AGOSTO – “FESTA IN PIAZZETTA”

AGOSTO – CELEBRAZIONI IN ONORE DELLA MADONNA DELLA NEVE PRESSO CHIESETTA CAMPESTRE A LEI DEDICATA

LUGLIO – FOLKEBELLO – STREET FESTIVAL

LUGLIO – “ESTATE RAGAZZI”

GIUGNO – “CONCERTO ALL’ALBA” PER IL SOLSTIZIO D’ESTATE PRESSO CHIESA DI SAN MICHELE

MAGGIO – “PROCESSIONE MARIA AUSILIATRICE”

MAGGIO – “CAMMINARE IL MONFERRATO”

APRILE – “VIA CRUCIS PER LE VIE DEL PAESE”

APRILE E MAGGIO – “CORSA DEI SANTI” CORSA COMPETITIVA 12KM E CAMMINATA 6KM

GENNAIO – SANTO PATRONO “SAN VINCENZO MARTIRE” (CELEBRAZIONE SOLENNE E PROCESSIONE) NELLA DOMENICA PIÙ PROSSIMA

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